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Campioni del Mondo / Progetto


Il Progetto EdC "Campioni del Mondo"


Contesto

Immaginatevi per un momento di essere un bambino piccolo. Immaginate di avere male alla pancia e immaginate di non poter chiamare mamma e papà per aiutarvi, perchè non avete nessuno da chiamare mamma e papà. Immaginate ora che sia il vostro compleanno, e che dobbiate spegnere le candeline senza un papà e una mamma che vi cantano tanti auguri. Sono due esempi limite, ma se entriamo veramente in questi scenari e ne consideriamo la loro realtà, allora ci viene un nodo alla gola che è difficile mandare via.

Tempo fa Chiara Lubich ha detto: "Bisogna proprio svuotare gli Orfanotrofi". Una missione difficile, al limite dell'impossibile. Ma vale la pena comunque ragionarci sopra. Soprattutto vale la pena ragionarci in funzione di quanto ciascuno di noi può fare.

Immaginiamo per un momento che da oggi in poi non arrivino più nuovi bambini agli orfanotrofi. Allora in al più 18 anni (ovvero al raggiungimento della maggior età da parte del più piccolino) tutti gli orfanotrofi del mondo sarebbero vuoti!. Certo, non è un caso idilliaco per quei bambini e ragazzi che semplicemente dovranno camminare nel mondo con le loro gambe, ma comunque l'obiettivo sarebbe raggiunto. Ad essere meno pessimisti, dato lo sforzo di tante associazioni che trovano un papà ed una mamma a molti bimbi, probabilmente il risultato si raggiungerebbe anche prima, e in modo meno sfavorevole per quei piccoli.

Ma tutto questo funziona solo se si riesce ad interrompere il flusso di nuovi bimbi che alimentano gli orfanotrofi. Ma è possibile? Ci sono alcune ragioni principali per cui un bimbo viene affidato ad un orfanotrofio:
  1. I genitori vengono a mancare (tipico degli scenari di guerra, per malattia, calamità naturali o altre cause indipendenti dalla volontà della famiglia)
  2. Il/i genitori non riconoscono il bambino
  3. Il/i genitori non possono assicurargli un pasto e/o un letto asciutto dove dormire, e così decidono di affidarlo a chi se ne può prendere cura
  4. Un tribunale toglie il bimbo alla famiglia.
A livello mondiale, il caso più frequente è il numero 3, ed è anche ilpiù triste, perchè fondo loro una famiglia ce l'avrebbero...

P.S. qualcuno potrebbe obiettare che oggi gli Orfanotrofi si chiamano Casa Famiglia. Vero, ma a me sembra che, in questo contesto, usare un nome più idilliaco sia un indorare una pillola amara, ad uso e consumo della nostra coscienza.

Obiettivi

Cosa può fare il singolo? Certamente il singolo può agire per svuotare gli orfanotrofi tramite il percorso di adozione nazionale e/o internazionale. Ma qui ci interessa cosa può fare il singolo per agire alla fonte del problema, quella di interrompere il flusso. Il singolo può fare molto, e proprio nel caso 3, che è quello più frequente. Il progetto "Campioni del Mondo" si propone proprio di dare un esempio di quanto ciascuno può fare. Per questo il progetto si pone 2 obiettivi primari:
  • Contribuire attivamente e pragmaticamente a ridurre il flusso di minori verso gl iorfanotrofi
  • Dimostrare come trasformare qualunque parte del proprio Tempo Libero , anche la più piccola, in un aiuto concreto per ridurre il numero di bambini che finiscono in Orfanotrofi

Strategia

Per raggiungere questi obiettivi ci possono essere varie strade. Al momento il progetto ne ha consolidate alcune che si sono dimostrate più efficaci. Nulla vieta tuttavia che lo spettro di possibilità si ampli nel tempo:
  • Creare una struttura di progetto consolidata, sostenibile ed esportabile ad altri, che possa essere applicabile da ciascuno secondo le sue possibilità
  • Trasformare le conoscenze e l'esperienza personale in un valore economico

Modello

Ad oggi il modello si è evoluto secondo la seguente serie di attività:
  1. Trasformare conoscenze ed esperienze in pubblicazioni, siano esse articoli o libri, che le traasformino in un introito economico
  2. Costruire una squadra di 11 bimbi da tutto il mondo che, tramite l'adozione a distanza, rappresentino una squadra-esempio, un campione, che possa essere portata alla maggiore età nelle proprie famiglie d'origine
  3. Realizzare le Adozioni a Distanza tramite un ente affidabile e serio (io mi appoggio ad AFN-Azione Famiglie Nuove ONLUS ma ognuno può fare la sua scelta):
    • certificato con comprovata serietà,
    • con capillare struttura presso i beneficiari
    • con un markup documentato e basso sulle quote di adozione a distanza (ovvero una percentuale alta di allocazione alla famiglia della quota versata, una volta sottratte le spese che l'associazione si trattiene per la pratica).
  4. Costruire una rete che aiuti reciprocamente ad arricchire le metodologie di sostegno economico all'iniziativa, in modo che ciascuno possa "dare di più" in modo sostenibile.
L'esperienza fatta sinora mi ha portato alla convinzione che questo metodo permette a ciascuno di fare qualcosa. Infatti mettere "su carta" le proprie conoscenze può essere fatto in modo incrementale durante qualsiasi ritaglio di tempo, anche il più piccolo. Le possibilità di pubblicazione sono oggi ampie come non mai, e l'entrare in rete con altri che partecipano al progetto può ulteriormente favorire questo aspetto. Vorrei solo concludere con una osservazione. Ad ogni persona che raccoglierà la sfida usando i metodi proposti e sperimentati da questo progetto, il flusso di bimbi verso gli orfanotrofi si ridurrà di 11 unità. 1000 persone nel mondo = 11.000 bimbi in meno... Ognuno di noi sarà un solo granello, ma insieme possiamo fare una spiaggia.
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